La buffonmania è esplosa verso l’ora di pranzo. Il tam tam del Sermig ha portato la new negli angoli più infrattati dell’Arsenale: self service, toilettes, laboratories, auditorium, und zimmers! E il popolo delle girls e dei boys si è precipitato alla reception perché era arrivato GIGI BUFFON. Che ogni tanto viene a dare un po’ del suo tempo qui.
Alla verifica di gruppo che ci siamo inventati, oltre ad assaggiare la favolosa focaccia di Susa che ci aveva portato suor Margherita delle Francescane Missionarie, abbiamo condiviso la impressione positiva dei primi giorni dell’esperienza. L’unico problema evidenziato è l’acido lattico (leggi stramazzati) di Stefano, Alessandra & Valerio, che nun c’hanno più er fisico.
Interessanti sono i laboratori (Mondialità, Cammino Educativo) nei quali ci siamo rese conto della reale possibilità di risolvere problemi, che in teoria e da lontano ci parevano insolubili.
Alla sera poi uno dei momenti più belli e coinvolgenti della settimana e della proposta Sermig: LA CENA DEI POPOLI. Non è una simulazione, ma una vera cena durante la quale ciascuno prende una nuova personalità, diventa una persona con l’età vera ma con il luogo di nascita cambiato. E si ritrova senegalese, bengalese, svizzero, italiano, canadese, filippino… Chi è finito nel pool dei paesi ricchi va a sedersi alla tavola ben imbandita, gli altri restano per terra, con un piatto di carta e un mestolo di riso. Il conduttore poi fa passare dati statistici sul divario mondiale, e al momento del “buon appetito” ciascuno può fare ciò che ritiene giusto. Naturalmente abbiamo assalito la tavola, qualcuno è andato a cercare riso nei bidoni dell’immondizia, e così di seguito come ciascuno pensava di reagire a seconda della nuova personalità. Bellissima la finale: ciascuno ha potuto raccontare reazioni e sensazioni, ragionamenti e vergogne, rabbie e speranze.
Ora – 10 del mattino - si sta svolgendo l’incontro dei ragazzi con Ernesto Olivero fondatore del sr.Mi.G.
PS. Indovinello del mattino.: “Lo cogli che è verde, lo sbucci che è bianco, lo mangi che è rosso”.
2 risposte ↓
1 luciano // 31 Lug 2008 alle 13:15
…rispondo all’indovinello?
Io penso sia “il fico”, ma cercherò di mettere in connessione l’indovinello con il racconto della giornata da voi trascorsa.
Il “fico” (a Roma si dice che uno è un fico quando il suo atteggiamento esteriore è spavaldo, anche un po’ furbetto nell’atteggiamento, insomma se la tira) è colui che si getta sulla tavola imbandita, e se non gli viene assegnata cerca modi e metodi (anche non leciti) per accedervi.
E’ difficile infatti poter comprendere alcuni meccanismi di allocazione delle risorse mondiali, ma molto spesso si riescono a capire situazioni, movimenti, atteggiamenti e prese di posizione (vedi anche le dispute al congresso WTO l’organismo per il commercio mondiale) solamente nel momento in cui il problema ci tocca, anzi tocca direttamente la nostra tasca.
Un saluto, e avanti a vele spiegate.
PS per chi si trova già in situazioni lattacide (leggi stanchezza) il miglior modo di reagire non è il doping, ma insistere, in modo che il fisico, da solo, si adegui alla fatica (consiglio da martoneta).
2 paola // 1 Ago 2008 alle 12:39
E’ bello seguire questo diario….. A presto.
Paola
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