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NELLA MIA VALPOLCEVERA, PARTIGIANA OPERAIA SOLIDALE!

18 Aprile 2008 · 4 Commenti

Rilancio un articolo di analisi giornalistica sul “vento della Lega”, che parla non delle prealpi venete o bresciane, ma della…genovesissima Valpolcevera (Bolzaneto, Sampierdarena, PonteX, ecc….) orgogliosa della sua tradizione operaia partigiana solidale… Della quale il cardinal Giuseppe Siri sosteneva che fosse il cuore della fede della sua città! Fra Beppe

Da Repubblica del 17.04.08 di Giuseppe Filetto“Esci di casa e ti prendono la borsa. C´è malcontento e i nostri non lo hanno capito”  Chi l´ha fatto, non lo dice. Nella città rinomata per la sua coscienza civile e politica, forse ha vergogna a confessare di aver votato Lega Nord, ma tutti provano a spiegare perché tanta gente di sinistra si è buttata tra le braccia di Alberto da Giussano. «Non era mai successo in un quartiere come Pontedecimo - assicura Alessandro Raviolo, di 82 anni, segretario dell´Anpi ed ex partigiano - qui non troverà nessuno che in piazza fa la propaganda alla Lega, ma la gente ha girato le spalle a Rifondazione, che da sola prendeva l´8% di voti».
Alla “Fratellanza”, 135 anni di storia, il Pd divide il primo piano con Rifondazione e il Partito dei Comunisti di Oliviero Di Liberto, e i rapporti sono anche buoni con gli ex Dc. Qui Mino Ronzitti, il presidente del Consiglio Regionale passato dai Ds alla Sinistra Arcobaleno, ha sempre fatto il pieno di voti. «Rimaniamo tutti di sinistra, anche se parecchi alle ultime elezioni hanno votato Lega - ripete Gianni Armirotti, ex metalmeccanico oggi in pensione - ma come non capire che c´è un grande malcontento: esci di casa e ti prendono la borsa. Non si può più vivere. Ha pagato questo, e la sinistra non l´ha capito». Per protestare, voti la destra? «Il leghista è uno che parla chiaro, magari in modo esagerato - risponde Armirotti - ma ha ragione in quello che dice».
In questo quartiere della periferia nord rimasto paese, tutti parlano ancora in genovese e, quando si confrontano con la politica, pare che debbano prendersi a schiaffi da un momento all´altro. È il loro modo di discutere. Giurano però di essere tolleranti, “qui la solidarietà è un bene fondamentale da difendere, ma se facessero un altro Begato, di casa non si uscirebbe più, e allora ti girerebbero”. «L´accoglienza al giorno d´oggi non ha ragione di esistere - osserva Ilario Ghiglione - come si fa ad accogliere gente che non lavora: arrivano in Italia e gli fanno il contratto come badanti, ma se poi il lavoro finisce, che vadano a casa loro». Ghiglione votava Rifondazione, questa volta ha fatto una croce sul Pd: «La Sinistra Arcobaleno è il partito del no: se c´è una galleria da fare, allora insorgono i Verdi, se si contestano gli extracomunitari si alzano quelli di Rifondazione». Perché ha scelto Veltroni? «Almeno lui ha fatto un discorso diverso sugli immigrati».
Come spiegare però quei tantissimi voti dati alla Sinistra Critica nella sezione elettorale “191″? A San Quirico la falce e martello è diventato il primo partito. Per il resto, tra Pontedecimo e Begato la percentuale di leghisti è del 5.8%. «La gente si è stufata di tutto quello che c´è in giro, della delinquenza portata dagli extracomunitari - si sfoga Chiara, la barista della “Fratellanza” - gli anziani non confessano di aver votato la Lega perché hanno un passato fatto di storia, noi giovani, invece, siamo meno legati al passato e viviamo solo il presente».
L´odierno Campasso. Fatto di immigrazione sudamericana, avvelenato dalla presenza di una discoteca, il Mambo, chiusa dal questore per disturbo della quiete pubblica. «Troppi extracomunitari, siamo stanchi di tutta questa gente fra i piedi - dice un socio della Ciclistica di via Fillak - : porta vandalismo, buca le auto, è sempre ubriaca e non si sa dove sia finita la polizia; non ho votato Lega, ma capisco chi l´ha fatto. Forse lo condivido». A Sampierdarena, dove nella sede Arci, medaglia d´oro, c´è la lapide che ricorda 16 giovani fucilati dai nazifascisti. «Non siamo razzisti e io non voterei mai la destra, perché sono un internazionalista - precisa Antonio Iurilli, 80 anni - ma qui, fino qualche mese fa, prima di chiudere la discoteca, il sabato sera era un casino». «La domenica mattina gli immigrati ecuadoriani ci facevano trovare il sangue per terra, sui marciapiedi», aggiunge un “genovese” dal marcato accento meridionale. «La gente sta male, non ha i soldi per iscrivere i figli all´asilo - ribatte Angelo Lo Bartolo - quindi se la prende con gli extracomunitari».
Da Ponente a Levante, comunque, ha soffiato il vento della Lega. Anche in via delle Ginestre, dietro il cimitero di Staglieno, dove per tanti mesi hanno sostato le roulotte ed i camper degli zingari. «Da noi la Lega in piazza non ha mai avuto presenza, ma nell´urna sì», spiega Gianfranco Macchiavello. «Ci gira il belino che ci siano troppi extracomunitari - rincara la dose Giuseppe Narducci - tanta gente che ha sempre votato comunista, questa volta è rimasta a casa». I due amici siedono sul terrazzino del Circolo l´Unione, “ma qui la sinistra, come si intendeva una volta, non c´è più, è finita la cultura della solidarietà”. Tutta colpa degli extracomunitari e della troppa delinquenza, stando a quanto sostiene un elettricista di 29 anni, mentre sorseggia una birra davanti al Bar Genova Est: ha votato Lega Nord. Come l´artigiano dell´Angolo dell´Ottone, anche se lui non fa testo, è leghista sfegatato: «Da tanto tempo; a vent´anni votavo comunista, poi non mi sono sentito rappresentato. Tante tasse, poca sicurezza ed ho cambiato». «Caro signore, si è perso il lume della ragione - ribatte Maria Teresa Lari, che abita al Campasso - chi mi ha picchiata sul treno non era un extracomunitario, ma un italiano».

Tags: LETTURE CHE CI CONSIGLIAMO

4 risposte ↓

  • 1 francesco // 18 Apr 2008 alle 10:32

    ciao beppe belin che onore finalmente nel tuo blog si parla della valpolcevera, la mia terra e nn solo mia. che dire immagino che te e molti come te in questi giorni stiano attraversando, politcamente parlando, giorni difficli e pieni di interrogativi e perplessita’. io lo dico subito per sgombrare il campo dagli equivoci nn appartengo ne’ alla famiglia di silvio e di alberto da giussano ne tantomeno al pd o alla sinistra critca o all’arcobaleno ma rimango sempre al centro e cosi’ ci capiamo subito. ce’ un vecchio adagio genovese che dice tutti i tempi vegnan,la polcevera forse ha capito dopo un bel po’ di tempo che il muro e’ caduto e certe ideologie ,pur con elementi e valori nobilissimi,e certe contrapposizioni han fatto il loro tempo e gli argomenti su cui bisogna confrontarsi son altri. come dici te la ns valle ha sempre avuto forti tradizioni operaie, le grandi fabbriche come ansaldo , bruzzo sanac etc etc e di forte solidarieta’ le pubbliche assistenze le societa’ operaie di mutuo soccorso nonche’ di lotta partigiana , per la cronaca il primo episodio di resistenza a genova fu fatto dal 89 battaglione fanteria stanziato a cremeno che combatte’ subito contro i tedeschi e si concluse ahime’ tragicamente con un massacro e i pochi superstiti furon aiutati dalla popolazione locale, mi ricordo sempre il racconto di mia nonna che con mio nonno aiuto’ tre soldati italiani a scappare dalle ss nascondendoli in casa e dandogli degli abiti civili a farli scappare verso il sud.dicevo ora le priorita’ son altre anzitutto la sicurezza dei cittadini e la legalita’. nn mi stanchero’ mai di citare il sindaco di bologna e la sua massima il principio n 1 della democrazia e’ la legalita’. parole sante e di questo che si ha bisogno in citta’ , tutte le sante ore furti scippi etc etc e ribadisco e’ un principio che tutti devon rispettare sia autoctoni in primis che nuovi arrivati, perche’ si fa presto a dar la colpa agli ultimi arrivati ma ce’ anche tante gente polceverasca che delinque e rapina ammazza etc etc , ed esce impunita poi dopo pochi mesi,quindi la gente vuole ordine e legalita’e poi opere pubbliche a cui nn si puo’ dire sempre no , sport preferito da verdi e compagnia, vedasi la cosidetta gronda autostradale di ponente e val polcevera il cui primo progetto prevedeva tratto in galleria e viadotto senza impatto ambientale sui quartieri, invece ora e’ stata bocciata dagli amici del sole che ride nn so per quali ragioni ambientali e dovrebbe esser sostituita da un mega ponte che passa sopra l’area ansaldo e la cui costruzion dovrebbe fare sgomberare con relativo abbattimento meta’ del quartiere del campasso, e degli abitanti cosa ne facciam li mandiam a casa della cristina morelli noto esponente verde cittadino?poi duclis in fundo il ns sindaco dice che siam la citta’ piu’ democratica d’italia con valori come il rispetto al tolleranza etc etc, ti do alcune chicche allora in un seggio a sestri ponente qualche ben pensante ha cercato di togliere il crocifisso perche’ secondo lui influenzava il voto poi per la prossima visita papale ci son gia’ mugugni e critche assortite da parte dei soliti noti e dulcis in fundo tutte le volte che ce’ uno sciopero in ansaldo , azienda dove lavoro, il picchettaggio puntualmente si trasforma in una sagra della bestemmia condita da episodi squadristi contro chi nn vuole scioperare, ehm se questa e’ democrazia. caro beppe anke qui da noi la gente e’ un po stufa di sentire parlare di lotta di clasee etc etc e poi veder zero sicurezza e legalita’ e te lo dice uno che e’ un mix tra calbria , entroterra ligue e friuli e che prima di dare del negro di m a qualche d’un altro ci pensa bene. ribadendo il concetto che nn son razzista e che ho dei vicini di casa ecquadoriani bravissimi persone mentre dei coninquilini calabri specialisti a far dei gran casini a tutte le sante ore e quidni che di leger ce ne’ sia in casa nostra che di importaznione il concetto base e’ legalita’ e ordine anke qui nella vecchia val polcevera. ciao fra.

  • 2 "Feynman" Andrea // 19 Apr 2008 alle 10:35

    Oltre al commento lasciato sulla chiusura di Susa qualche post sotto, non posso non intervenire qui, visto che si parla della mia cara Genova!

    Ho già espresso un contributo “pubblico” al successo della Lega a Genova sulle pagine genovesi de “il Giornale” per cui collaboro. http://www.ilgiornale.it/la_aut.pic1?ID=5884)

    Ma vorrei ora aggiungere qualche considerazione in più. Legata alla scoperta che, ad esempio, la Lega ha preso un sacco di voti negli ospedali, tra medici e infermieri. Mi son stupito anche io della cosa, ma poi indagando ho capito: anche loro sono stufi di questa invasione di stranieri, del fatto che persino in ospedale bisogni stare attenti ai furti, che questa gente viene ma poi si cura come e se gli fa comodo, spesso cerca pure di rivendere le medicine che gli danno o fanno carte false… Certo, significa che se si comportano cosi sono proprio persone da aiutare, ma, diciamocelo, questo è un discorso che può fare forse il più volenteroso dei cristiani. Per tutti gli altri c’è solo il voto per chi dà voce ai loro pensieri.

    Dopo quest’analisi, una considerazione più personale:
    Io personalmente non ho mai votato Lega, anche se ritengo che sovente la si inquadri in maniera esagerata, fermandosi alle sole sparate roboanti e guardando poco alle singole persone (al massimo ci si ferma ai leader nazionali), a come si comportano con la gente, tra la gente. Devo dire che in quartiere da me (ex circoscrizione, ora Municipio) i due rappresentanti che si danno più da fare in concreto per i cittadini sono stati quelli di Lega e AN. Non c’è cittadino che non li conosca, e spesso la gente li interpella per segnalare i problemi. Sa chi sono, si fanno sentire. Dall’albero da abbattere alla spazzatura che non portano via. Dagli scippi alle siringhe per strada, dai parcheggi blu al poliziotto di quartiere. E lo fanno con passione, con convincimento, con discussioni anche per e-mail, su forum, nei bar, ecc. Di altri, nemmeno si sa chi siano i rappresentanti. Di quello di Rifondazione si sa solo che gira per strada e saluta gli amici col pugno alzato. Cioè, la gente ci credo che non lo vota più!!! E, come ho scritto nell’articolo, c’è la “casta” politicante rossa fino al midollo che si gode il fatto che la gente abbia “mentalità rossa”, che Genova sia roccaforte rossa e se ne sta seduta alla sua scrivania a raccogliere voti senza fare nulla. Questo è inaccettabile e sono contento che Genova finalmente abbia iniziato a capirlo.
    Non bisogna guardare al partito, al simbolo, ma alle persone, in carne ed ossa, che ci rappresentano.
    Detto questo, per me, è detto tutto (ed è per questo che pur riconoscendo al “porcellum” il merito di aver fatto piazza pulita tra tutti i partitini italiani, spero lo cambino presto di modo da tornare ad esprimere la preferenza uninominale. Senza di quella, la democrazia rischia vermaente di perdere di valore).

  • 3 Anna // 21 Apr 2008 alle 22:19

    stamattina mentre mi recavo al lavoro pensavo a questo articolo e al passaggio di voti da rifondazione comunista alla lega e mi chiedevo perché.
    Vi offro queste risposte…. al volo!
    - in fondo sia l’elettorato di estrema sinistra, sia quello della lega esprime un voto di protesta
    - in entrambi i casi non c’è una ideologia, nella lega non c’è mai stata, nel partito comunista è diventata molto fragile con la fine del comunismo
    - sono due partiti che hanno sempre fatto appello all’uso della forza per avere ragione degli avversari.
    Mi sono fermata qui perché il percorso è durato solo un quarto d’ora.
    Continuerò la mia analisi domattina!

  • 4 francesco // 25 Apr 2008 alle 18:40

    caro beppe agganciandomi al commento di anna che evidenzia come lega et estrema sinistra si appellano all’uso della forza per aver ragione degli avversari, ti fo presente che oggi 25 aprile festa della liberazione e festa della democrazia e del riscatto della patria durante la visita del pres della repubblica , i soliti buontemponi hanno fischiato pesantemente il cardinale bagnasco che era venuto a presenziare alla cerimonia per la festa della liberazione.ma dico io ma siamo in democrazia o no’ questo mi sembra un atteggiamento molto squadrista attuato magari da gente che poi e’ in prima fila alle commemorazioni partigiane, mi sa questi come gli disse a suo tempo cofferati, della resistenza e dei suoi valori nn hanno capito proprio nulla. cito cofferati perche’ l’anno passato venne pesantemente fischiato e contestato il 25 aprile a genovas,per il suo operato a bologna come sindaco. saluti fra e te che dici?

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