Rolando, un amico di una vita, un amico di famiglia, un amico di La Spezia è andato avanti, ci aspetta nel Regno e ci ha lasciato una poesia di commiato che condivido.
f b
COMMIATO
Ragazzo mio,
impara dal fiore
che si veste di bellezza
anche se nessuno lo ammira.
Impara dal frutto
che matura
Anche se nessuno lo coglie.
Impara dall’albero
che affonda le sue radici nella terra,
ma innalza rami e fronde verso il cielo.
Impara dal mare
che mormora e dona la vita
anche nella notte più buia.
Impara dalla nota musicale
che vibra di una sua inconfondibile tonalità
e solo se rimane se stessa
risuona con le altre
in un concerto.
Impara dal sole
Che accarezza i fiori,
colora i frutti,
alimenta l’albero,
illumina il mare
senza diminuire il suo splendore.
Ricorda che ogni fiore,
ogni frutto, ogni albero, ogni nota,
il mare, il sole,
ed ogni giorno che passa
sono unici come unico
e irripetibile è ogni uomo.
Non rinnegare
La tua unità fatta di spirito e di carne,
né la tua unicità
per scimmiottare gli idoli della folla
o rincorrere tesori e mode
dal cuore di plastica.
Non sempre saranno riconosciuti
Il tuo valore e la tua dignità
e molti pretenderanno anche il tuo conformismo.
Non dimenticare, allora, che Tu e Tu soltanto
sei insieme l’artista e l’opera d’arte.
Non volerti diverso da quello che sei
ed ogni minuto della vita
che ti sarà concesso
su questa terra
ti veda impegnato
ad essere
il più autentico,
originale, magnifico,
pienamente umano
Te stesso.
1 risposta ↓
1 manu // 14 Ott 2009 alle 20:38
Parole che fanno bene,
ogni giorno.
Quello che ogni genitore vorrebbe
poter dire ad un figlio,
quello che ogni figlio vorrebbe sentirsi dire e portare con sè per la vita.
Grazie Rolando, anche se non ti ho conosciuto.
Grazie Beppe.
Lascia un commento